Il termine equilibrio deriva dal latino aequus che significa uguale e da librus che significa bilancia.
Nel vocabolario è definito come: "stato di riposo di un corpo sollecitato da molteplici forze che si annullano vicendevolmente", quindi posizione stabile del nostro corpo.
In psicologia: calma, corretto funzionamento dell'attività cerebrale, come viene definita comunemente una persona ragionevole, dal comportamento rilassato e calmo.
Altra definizione è: "uguaglianza di più forze che si oppongono, cioè stato di quiete di ciò che è sottoposto a tali forze".
Equilibrio è dunque, riposo, stabilità, assenza di movimenti e tensioni; si ha, quindi, un atteggiamento o posizione stabile o assetto neutro.
Avere il "senso dell'equilibrio" corrisponde all'insieme delle impressioni o stimoli che inducono dei movimenti riflessi per mantenere o ristabilire l'equilibrio del corpo.
Si tratta dei continui aggiustamenti messi in essere dal nostro organismo per mantenere o ristabilire l'equilibrio del corpo.
La mancanza o la perdita di tale equilibrio è la malattia, sia essa fisica o mentale, ovvero una mancanza di una giusta proporzione, un giusto rapporto tra opposti.