Ogni volta che si ritorna da un viaggio, non si ritorna poi completamente, ci vuole del tempo per metabolizzare l'esperienza e credo che lasci, anche nel tempo, indelebili tracce.
Scrivere, appuntarsi sensazioni, pensieri, riflessioni credo sia importante, per se stessi e anche per gli altri.
L'esperienza appena conclusasi del viaggio in India ( Kerala), mi ha lasciato tante immagini, sapori, colori ed emozioni...non ci sono le parole, come non ci sono le immagini, del resto, che voraci scattiamo per fermare il tempo, congelare l'istante, a rendere appieno l'esperienza, bisognerebbe provarla sulla propria pelle!
Ed è proprio la pelle, questo grande recettore, che ha mandato sensazioni speciali a tutto il mio corpo, al mio inconscio, al piacere di ascoltare...ho avuto la possibilità, l'occasione (non sempre scontata) di ascoltare : ascoltare con il corpo, con gli occhi, con le orecchie, con il cuore...a riprova, veramente, che tutto è connesso, immergendomi il più possibile in ogni minuscolo attimo che scorreva...lento...
Sì, perché in questa terra lo spazio / tempo si modifica.
C'è solo il giorno con la sua luce e la notte con il suo buio a scandire il tempo...
ed è incredibile come da subito questa completezza, questo senso di pace, energia, ti scorra addosso...e vorresti che questa profonda quiete interiore possa essere di tutto il mondo.
L'arricchimento non è stato solo per questa meravigliosa filosofia, medicina ayurvedica, per la millenaria pratica dello Yoga, la pienezza dei sapori della cucina tipica del luogo, il suono della musica che viene da lontano, ma sopratutto per le persone, quegli sguardi così pieni, così neri da dare luce, quella presenza che diventa eleganza nel movimento, la semplicità nel dare grande valore a ogni gesto che si compie.
Le parole che non vengono mai sprecate, perché a volte basta un gesto, un ciondolare con il capo o una carezza con gli occhi, per farti capire...
E nannì (grazie).
Grata a tutto il gruppo nel quale ho potuto specchiarmi, a volte accogliendo, a volte respingendo, grazie a Simo (Simone Fanciullo) che ogni tanto ci riportava nel qui e ora, grazie a Malathi, alle sue mani, per la sua dolcezza, vigore e amorevolezza; grazie al maestro Gopalakrishnan, pazienza e presenza amorevole; grazie al maestro Praven T.R. per il suo smile, generosità, capacità, simpatia; grazie a Vidya Parameswara grande sapienza e illuminazione; grazie a Vishnu dolcezza e umanità fatta a persona; grazie a Cheeru e Baby Ceci grandi e capaci donne; un grazie speciale a Shajeer che mi porterò sempre nell'animo, con il suo pacato e sussurrato italiano, che avrei ascoltato all'infinito...ogni gesto, ogni parola, ogni risata, ogni sguardo arriva dal suo cuore, un cuore generoso, aperto, instancabile.
E mi auguro (e auguro a chi lo vorrà) di ritornare...di viaggiare in questa magica e affascinante, antica e innocente terra che è l'India,
accorgendomi che se si hanno solide radici, ogni terra può essere la nostra casa.
(Alessandra).